
Scrivo qui una frase appena letta, (e che proporrò ai miei studenti di B2) con la speranza che sia di vostro gradimento. La frase non è mia, è leggermente adattata ed è tratta dall'ultimo libro di Severgnini; non è né nuova né rivoluzionaria ma, quando la mente è occupata da mille pensieri, fa bene ricordare quello scritto sotto.
"È l'atteggiamento che cambia l'umore, la vita e la storia. Se si sceglie di essere sconfitti prima di aver perso, l'amarezza e l'avvilimento ci accompagneranno sempre".
C'è una frase di Aristotele che suona più o meno come "Educare la mente senza educare il cuore non è affatto educare".
L'ho proposta ai miei studenti del B2 (insieme ad altri aforismi) e ognuno l'ha interpretata a modo suo: cosa logica, sana e normale.
Se penso all'insegnamento, leggo questa frase e il brain storming dentro la testa mi suggerisce concetti come filtro affettivo, intelligenza emotiva, emozioni, clima in classe, pensiero positivo, atteggimento costruttivo, ascolto empatico e altre 2379 cose che non ho tempo di scrivere ma che potete immaginare o provare ad indovinare.
Alcuni colleghi, qualche studente, e a volte io stesso, abbiamo una caratteristica che può essere positiva o tutto il contrario. La frase di oggi è di quelle che mi fanno riflettere e che userò in futuro con i prolissi (e con me stesso) per limitarli/mi..
"Mentre la prolissità è veloce, la sintesi richiede tempo".
Sulla falsariga del tema sotto, sempre da Beppe Severgnini ma potrebbe averlo detto e scritto chiunque abbia a cuore le sorti della lingua italiana...
"Scrivere
è come scolpire, bisogna togliere. È un esercizio faticoso, e
qualcuno preferisce non farlo"
Con
i miei studenti di A2 e B2, quest'anno ho iniziato le lezioni in cui
facevano le revisioni fra pari delle loro composizioni, scrivendo
alla lavagna questa frase e premiando chi, alla fine, riusciva a
esprimere con meno parole quello che voleva dire.
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